Mar 5, 2025

“La società corre il rischio di scartare gli anziani”. L’intervento di Don Riccardo Mensuali a TV2000

“Una società che si basa sull’essere attivi, autonomi e autosufficienti rischia di scartare chi non rientra in questi criteri. Gli anziani, con la loro fragilità, sono esposti a questo pericolo. La sfida è trovare una nuova proposta di senso per questa fase della vita”. Così Don Riccardo Mensuali, segretario generale della Fondazione Età Grande, ha aperto il suo intervento nel programma “Di Buon Mattino” su TV2000, affrontando il tema della condizione degli anziani in Italia.

La Fondazione Età Grande, fondata un anno fa sotto la guida di Monsignor Vincenzo Paglia, nasce proprio con l’intento di promuovere una riflessione profonda sul ruolo degli anziani nella società e nella Chiesa. In un contesto in cui la popolazione invecchia rapidamente, diventa essenziale interrogarsi sul significato di questa fase della vita e sulle risposte che la Chiesa e la società in generale possono offrire agli anziani.

La ricerca “Gli anziani e la religiosità in Italia”

Uno degli strumenti fondamentali per comprendere questa realtà è la ricerca promossa dalla Fondazione e condotta da Ipsos Italia, che esplora la relazione tra anziani e religiosità. Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, ha illustrato i principali risultati dello studio: “Uno su tre dichiara che la religione è fondamentale o molto importante nella propria vita. Tuttavia, la pratica religiosa non è così diffusa come potremmo aspettarci: solo il 27% partecipa alla messa almeno una volta alla settimana, mentre un quarto degli anziani dichiara di non andarci mai”.

Dai dati emerge inoltre una differenza generazionale significativa: gli over 80 mostrano una maggiore adesione alla fede rispetto ai 65-70enni, che hanno vissuto la loro giovinezza in un periodo di crescente distacco dalla pratica religiosa. Questa trasformazione pone nuove sfide alla Chiesa, che appare in ritardo nel proprio approccio pastorale verso gli anziani.

Invecchiamento attivo e i temi al centro della ricerca

Don Riccardo ha evidenziato come il concetto di “invecchiamento attivo” non possa limitarsi solo all’attività fisica, ma debba comprendere una ricerca di senso e di comunità: “Gli anziani non sono solo persone da assistere, ma possono dare un contributo prezioso alla società. La Chiesa deve tornare a interrogarsi su come accompagnare questa fase della vita, valorizzando il ruolo della preghiera, dell’ascolto e della solidarietà”.

Un altro tema cruciale emerso dallo studio è la paura della solitudine e del dolore. Molti anziani temono di affrontare la sofferenza senza il supporto di una rete familiare o comunitaria. Questo spiega anche l’aumento del dibattito su temi etici come il fine vita, su cui la Fondazione Età Grande invita a una riflessione approfondita. Per portare nel cuore delle Comunità cristiane la domanda di vicinanza di tanti anziani fragili e malati, Don Mensuali ha proposto una preghiera comunitaria speciale per i malati, magari mensile, in ogni chiesa.

L’intervista completa con Don Riccardo Mensuali e l’intervento di Nando Pagnoncelli sono disponibili al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=PpNa8tJ0-wI